Prestigioso e ben scritto l’articolo che ha visto MAK Wheels protagonista sul Giornale di Brescia, nota testata giornalistica locale, di seguito riportato integralmente:
Oltre all’aggiornamento del payoff (da «performance wheels» a «design & passion»), alla Mak Wheels di Carpenedolo ecco la ciliegina sulla torta per celebrare il 30° anniversario di fondazione: l’esercizio il 2021 si è chiuso con un fatturato record di 57 milioni di euro ( in crescita di 15 milioni rispetto al 2020).
Così la società – leader del mercato italiano delle ruote in lega di alluminio, suo storico core-business che ricopre l’80% delle vendite totali, oltre ai complementari ruotini di scorta ed i sistemi di monitoraggio della pressione dei pneumatici – ha destinato una parte degli utili ai propri lavoratori. Un tesoretto netto di 100mila euro, distribuito – secondo anzianità nell’azienda – nella busta paga dello scorso dicembre dei 90 dipendenti, compresa la sede produttiva di Gussago – assunti da almeno un anno. Non solo, ai dipendenti che vantano 25 anni di «fedeltà», come da tradizione, è stato consegnato anche un «premio speciale».
«È la giusta ricompensa a una squadra coesa e motivata, che ha permesso di consolidare la leadership nel mercato aftermarket automotive nazionale, oltre a registrare una continua crescita all’estero, esportando in 52 Paesi al mondo», dichiara il presidente di Mak Wheels, Gualtiero Cervati, che nel 1991 con la Fonderia Cervati di Brescia iniziò l’attività come joint-venture con Angelo Magri, titolare della carpenedolese Magri Gomme.
«Particolare constatare come si siano raggiunti numeri importanti in un anno così difficile – gli fa poi eco l’amministratore delegato Guglielmo Bertolinelli -: non è però un caso. In primis, adottando in maniera rigorosa misure anti-Covid negli uffici e in fabbrica (continui trattamenti di sanificazione e, da settembre, Green pass obbligatorio per accedere alle strutture, ndr), abbiamo rilevato una bassa percentuale di assenze: ciò ha permesso di lavorare quasi sempre col 100% dell’organico». La congiuntura ha aiutato. E, ancora: «Complice la lievitazione dei costi di trasporto dall’Asia, l’Europa si è concentrata su prodotti di provenienza continentale, fra cui i nostri», insiste l’ad.
E il futuro? «I nostri non sono beni di prima necessità – osserva Bertolinelli -, ma sono comunque molto richiesti da una clientela medio-alta attenta al design, tanto più col passaggio all’elettrificazione dei veicoli, che necessita di ruote con specifiche caratteristiche tecniche… e noi siamo in grado di soddisfarle».
Lo sguardo è rivolto al futuro: «A tal proposito, con un investimento di 6 milioni di euro, diamo un boost alla qualità – spiega l’ad -: spostiamo e rinnoviamo in “stile industria 4.0” il reparto verniciatura in un capannone prospicente quello esistente in via Cristoforo Colombo (dove verranno mantenuti gli uffici e il magazzino, con oltre 120mila ruote disponibili in una vasta gamma di modelli, (consultabili sulla piattaforma B2b del sito web con configurazioni in 3d, ndr). Pronto a giugno, sarà a pieno regime a settembre».